Mentre la citta di Roma deve
sopportare la manifestazione della Lega Nord che si allea con la destra
fascista rappresentata da CasaPound, apprendiamo da Maroni, presidente leghista
della regione Lombardia, che la giunta ha approvato una proposta di legge che,
con la scusa del contrasto alla criminalità, prevede che la Lombardia sia la prima
Regione in Italia a pagare le spese legali ai cittadini accusati di «aver
commesso un delitto per eccesso colposo di legittima difesa».
In altre parole, un’istituzione dello Stato, quale la
regione Lombardia, si schiera apertamente e a priori dalla parte di chi ha sparato
e magari ucciso per difendersi da solo da un’aggressione o una rapina.
Probabilmente, vista l’esigua cifra di 50mila euro messa a disposizione dalla
Regione per le suddette spese legali, è l’ennesima farsa propagandistica, ma
non è questo il punto fondamentale. Ciò che risulta più scorretto è il
tentativo di far passare questo provvedimento come un mezzo per contrastare la
criminalità.
In un paese come l’Italia dove, nonostante ci sia una
rigida normativa che regolamenta la detenzione delle armi, circolano sin troppe
armi da fuoco; in un paese dove non è sicuro se siano le forze dell’ordine o le
organizzazioni criminali a detenere più armi; in una società in cui quando si
tratta di contrasto alla criminalità si
parla troppo spesso di inasprimento delle misure repressive e quasi mai
di programmi di prevenzione; in un paese così, è proprio l’incentivare anziché
lo scoraggiare la tendenza a difendersi da soli a rappresentare un
atteggiamento criminale, oltre che profondamente ipocrita.
Tutto serve tranne un ritorno al far west. Di cowboys ne
abbiamo già abbastanza in giro per l’Italia e per il mondo intero. Vogliamo
pagar loro anche le spese legali?
Roma, 28 febbraio 2015
Carlo Olivieri