domenica 29 giugno 2008

LA VERA SICUREZZA


La proposta di identificare tramite dati biometrici tutti i rom presenti sul suolo italiano, compresi i minori, odora fortemente di xenofobia, se non di vero e proprio razzismo. Il ministero degli interni rassicura sul fatto che queste scelte sono in linea con l’Unione Europea: e allora? Anche se una determinata norma fosse applicata in tutta Europa, ciò non significa necessariamente che sia giusta.
Inoltre, anche se fossero censiti tutti i bambini rom, con tanto di impronte digitali, che cosa si sarebbe concluso? Molto probabilmente niente, se si esclude ovviamente l’effimero valore rassicuratorio che un provvedimento di questo genere potrebbe avere per tutti quegli italiani che ancora hanno bisogno di un “papà che li protegga dall’uomo nero”.
Molti invece sono i cittadini, dagli assistenti sociali agli insegnanti, dagli psicologi ai volontari, che ogni giorno devono superare una miriade di ostacoli per operare a favore dell’integrazione dei bambini rom, come di tutti gli altri bambini figli di stranieri residenti in Italia. Forse non tutti i bambini rom sono censiti, ma ciò che più conta è il fatto che solo il 37% di quelli segnalati è preso in carico ed inserito in un progetto di reinserimento sociale.
E allora, invece di spendere soldi per la militarizzazione del territorio e per mandare i vigili a sporcare d’inchiostro i polpastrelli dei piccoli rom, vengano aumentate le risorse umane ed economiche per incrementare la capacità di reinserimento sociale di questi meravigliosi bambini da parte dei servizi già preposti a farlo. Questo, e solo questo tra l’altro, significa lavorare per aumentare la sicurezza di tutti.

Roma, 29 giugno 2008

Carlo Olivieri
Umanista

sabato 21 giugno 2008

DIRETTIVA "RIMPATRI"


UNA DIRETTIVA CHE NON CI INTERESSA

Cosa avete deciso di fare?
Avete deciso di chiudere per 18 mesi nei lager del 21° secolo tutti gli esseri umani che sono sbarcati in Europa, senza regolare biglietto?
Lo avete deciso pur sapendo che questi esseri umani fuggono dalla fame, dalla guerra, dalla povertà?
Non ci interessa affatto. Continueremo ad abbracciare chi viene qui perché ha fame; continueremo ad abbracciare chi viene qui perchè ha paura di morire.

Unione Europea? Di quale unione si sta parlando?
Un’unione che si barrica dietro gli steccati, un’unione che imprigiona se stessa per difendere a tutti i costi un benessere sempre più illusorio? No, non ci interessa. Non ci interessa affatto.

Diritti europei? Di quali diritti vogliamo parlare? Il diritto di imprigionare un bambino straniero anch’egli sbarcato senza regolare biglietto, e di espellerlo senza pietà, anche se non accompagnato?
Se questi sono i vostri diritti, ebbene no, questi diritti non ci interessano affatto.

Non ci piace la puzza di chiuso che si respira. Se voi chiudete le finestre, noi le riapriremo. Le chiuderete mille volte? Noi le riapriremo mille volte.

Volete ridurre l’Europa ad una setta di visi pallidi ammuffiti, rannicchiati a difendere una ricchezza accumulata sulla pelle di quello che ancora vi ostinate a chiamare “terzo mondo”. No, ci dispiace, ma non ci interessa.

Non ve siete neanche accorti, ma la vera Europa ha già i volti di mille colori, la vera Europa parla già tutte le lingue del mondo. Sarà sempre più così, nonostante voi.
Potete promulgare tutte le direttive che volete, potete costruire tutti i lager che desiderate, potete alzare i vostri steccati fino al cielo, se volete, ma non fermerete mai l’essere umano che verrà.

Roma, 21 giugno 2008

Carlo Olivieri
Umanista

giovedì 19 giugno 2008

LE VITTIME DELLO SCUDO STELLARE


Non sappiamo quante vittime ci sarebbero se scoppiasse una guerra nucleare, ma sappiamo quante vittime ci sono già oggi per costruire le armi nucleari.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oggi ci siano
178 milioni di bambini malnutriti nel mondo e che 20 milioni siano affetti da malnutrizione grave. Ogni anno la malnutrizione contribuisce alla morte
di un numero di bambini
compreso tra i 3,5 e i 5 milioni sotto i 5 anni di età.

Quanti miliardi ci vorrebbero per salvare milioni di bambini dalla fame?
Sicuramente molti di meno dei 50 miliardi di dollari previsti per lo scudo stellare.

Trattiamo gli altri
come vorremmo essere trattati.

Opporsi allo scudo stellare e agli armamenti nucleari non significa soltanto salvare il nostro futuro,
ma significa anche migliorare
il presente di milioni di esseri umani.

Carlo Olivieri
umanista

sabato 14 giugno 2008

SEGNALI DI FASCISMO


Roma, 14 giugno 2008

Militari nelle città. Brutto segno. Brutto come lo è quasi tutto quello che sta facendo, o annunciando di fare, l’attuale governo. Il governo più di destra che la repubblica italiana abbia mai avuto da quando è nata.
Per i prossimi sei mesi, ovviamente rinnovabili, 2.500 militari si andranno ad affiancare alle forze dell’ordine nel presidiare i luoghi considerati più a rischio delle maggiori città italiane. Se a questa ultima trovata aggiungiamo, con la scusa dell’ultimo giro di vite sulle intercettazioni, le minacce di arresto per i giornalisti; se aggiungiamo la possibilità di chiudere i migranti nei centri di permanenza, come previsto dall’ultima direttiva europea, anche per 1 anno e mezzo e la criminalizzazione di tutti i migranti senza permesso di soggiorno; se aggiungiamo la minaccia di manganelli ed esercito per chi ostacola l’accesso, anche con un pacifico sit-in, ad altre pattumiere a cielo aperto nella già martoriate terre campane; se aggiungiamo i rastrellamenti nei quartieri a più alto tasso di popolazione straniera e gli sgomberi dei campi nomadi; se aggiungiamo, infine, i tanti piccoli atti di razzismo che si moltiplicano e si stanno verificando ormai quotidianamente, ne viene fuori un quadro ben poco felice del nostro paese.

Come per il lupo, anche per la destra, vale il detto: “perde il pelo, ma non il vizio”.
Tutti questi brutti segni sono, inequivocabilmente, segnali di fascismo. Come il sindaco di Roma, che sotto la camicia porta la croce celtica, numerosi componenti del governo Berlusconi nascondono sotto il vestito la vecchia camicia nera. E come accadde nel ventennio mussoliniano, anche oggi si sta cercando di stringere nella morsa autoritaria le nostre città, mentre i poteri economici più forti possono fare il loro comodo più indisturbati che mai.
Ecco quindi, la vera faccia del governo Berlusconi: è la faccia inconfondibile del fascismo.

Ora si tratta di contrastarlo, prima che faccia danni irreparabili e ci faccia tornare indietro di cento anni. L’appello a tutti i cittadini democratici è chiaro e semplice: apriamo gli occhi, organizziamoci, formiamo gruppi spontanei in tutti i nostri quartieri e poniamo una barriera nonviolenta contro la dilagante violenza che si sta preparando. Non permettiamo a questi nostalgici di “ordine e disciplina” di rosicchiare pezzo dopo pezzo la sovranità popolare e costruiamo una società più radicalmente democratica, che non dia mai più la possibilità ai fascisti di prendere il potere.

Carlo Olivieri
umanista