A sentire le parole pronunciate da
Salvini durante il suddetto comizio emerge una riflessione. Di solito nel corpo
umano c’è un perfetto equilibrio tra i vari organi e apparati che lo compongono
e l’eccessivo sviluppo di uno dei componenti è associato di solito ad un
deficit nello sviluppo di altri componenti.
Per cui, quando un persona si
presenta vestita da poliziotto, come ha fatto Salvini a Ponte di Legno, e
comincia a pronunciare frasi del tipo: "Quando saremo al governo polizia e carabinieri
avranno mano libera per ripulire le città", oppure
“gli italiani oppressi dai clandestini”, o
ancora “le
"zecche", i lavavetri, i mendicanti, gli immigrati in fila all'ospedale:
sono i mali principale della società: "Prendiamo un bel furgone, li
carichiamo lì e li molliamo in mezzo al bosco a 200 chilometri, così ci mettono
un po' a tornare"..”, ebbene sorge spontanea una domanda:
non è che l’eccessivo sviluppo del midollo comporta una ridotto sviluppo del
cervello? Infatti se il midollo in questione è quello
spinale, che è in continuità anatomica con l’encefalo, è abbastanza verosimile che
si verifichi tale eventualità.
Scherzi a parte, è improbabile che
il segretario della Lega abbia un problema di neurosviluppo. Anche perché
coloro che soffrono veramente di questo problema sono persone molto più serie.
Il problema di Salvini non sta nelle
sue cellule nervose, ma nell’uso che ne fa, come d’altronde di tutti i razzisti
di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Purtroppo la storia umana è talmente
costellata di pulizie etniche, discriminazioni di ogni sorta e crimini contro
l’umanità, che al momento il termine “storia” potrebbe tranquillamente essere
sostituito dal termine più appropriato di “preistoria”. La vera e propria
storia “umana” deve ancora cominciare.
Fin quando ci saranno leader
politici che non sono capaci di muoversi in un orizzonte più ampio di quello
raggrinzito attorno alla semplice percezione del presente; fin quando si
continuerà a propugnare la conservazione di un ordine basato sulle differenze
razziali, sessuali e sociali; fin quando, infine e soprattutto, si continuerà a
considerare l’altro come un oggetto che, se non serve, deve stare a 200 chilometri
di distanza, ebbene, fin quando ci sarà tutto questo il primo passo dalla
preistoria alla storia non sarà stato ancora compiuto.
Ma l’umanità questo passo lo farà,
nonostante la palla al piede sia ancora molto pesante. E quando quel passo sarà
compiuto, tutti i Salvini di questo mondo dovranno usare ben altri organi.
Troppo facile usare solo il midollo.
Roma,
16 agosto 2016