giovedì 13 novembre 2008
DICHIARAZIONE DI DISOBBEDIENZA
Non c’è fondo alla vergogna. Ogni volta che vengono proposti degli emendamenti al ddl sicurezza si pensa che più in fondo non si possa andare. Tempo qualche settimana e si viene puntualmente smentiti. Ecco l’ultima vergogna leghista: blocco dei flussi d’ingresso per 2 anni; pagamento delle prestazioni sanitarie pubbliche - compreso l'accesso al pronto soccorso - per gli immigrati irregolari; per i medici obbligo di segnalazione degli irregolari; occorrono almeno 10 anni di residenza in Italia per accedere alle case popolari; stop ai ricongiungimenti familiari. Questi gli ultimi emendamenti che la Lega Nord ha proposto al disegno di legge sulla sicurezza, ora all’esame del Senato.
La discriminazione ormai è all’ordine del giorno e nulla sembra più fermare questi barbari col fazzoletto verde. La Costituzione, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini, e la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo, che celebra l’uguaglianza di tutti gli esseri umani, sono documenti senza alcun significato per questi razzisti colmi d’odio e di paura, che ogni giorno siedono con le loro grasse natiche e le loro pance piene sui seggi del Parlamento italiano.
Ormai è diventato totalmente inutile anche lo stesso spiegare l’assurdità di proposte sempre più offensive per il genere umano e sempre più adatte ad un vero e proprio regime dittatoriale.
Ormai è giunto il momento della nonviolenza attiva; ormai è arrivato il momento della disobbedienza civile.
Io, in qualità di medico, disobbedirò, se verrà approvato, al provvedimento che mi obbligherebbe a segnalare i migranti irregolari che avranno eventualmente bisogno delle mie cure.
In qualità di medico rivendico la mia fedeltà al giuramento di Ippocrate che, tra l’altro, recita:
Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
- di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
- di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
- di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
- di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.
Infine, essendo, oltre che medico, umanista, m’impegno a lottare con tutti i mezzi nonviolenti a mia disposizione affinché venga cancellato questo vergognoso “pacchetto sicurezza” e tutti gli emendamenti dall’inconfondibile sapore razzista ad esso collegati, nonché tutte le leggi razziste a partire dalla legge Bossi-Fini.
Roma, 13 novembre 2008
Carlo Olivieri
umanista
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1 commento:
complimenti per l'iniziativa, che approvo totalmente. L'Italia in questi momenti assurdi, da colpo di stato, si dimostra un poco più civile del solito, con comportamenti individuali, che cercano di riflettersi sulla massa. Purtroppo i media ignorano queste azioni, come hanno totalmente ignorato lo sciopero della fame di Marco, padre di tre figli in età scolare, contro la riforma gelmini.
Per questo, per cercare di dare ancora più visibilità alla dichiarazione, importantissima, mi chiedevo se fosse possibile ottenere una breve intervista via mail con Carlo Olivieri.
Attendo una risposta alla mia mail riccardotronci@hotmail.it e mi congratulo nuovamente.
Un grazie sincero,
Riccardo
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